L’ANAGRAMMA

L’ANAGRAMMA PERDUTO

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Ammetto che è stato più per curiosità personale che per vera convinzione che ho iniziato a sviluppare un possibile anagramma dalle 25 lettere del Quadrato. Però devo anche riconoscere di essere stata la prima a stupirmi dei risultati, davvero inaspettati.

Vediamo perché.

Prendiamo il Quadrato.

R  O  T  A  S
O  P  E  R  A
T  E  N  E  T
A  R  E  P  O
S  A  T  O  R
 
 

E immaginiamo una griglia vuota di venticinque caselle.

Cominciamo a collocarvi la parola che molti sostenitori dell’anagramma hanno sentito come la più evidente. ROTAS infatti si trasforma facilmente in ASTRO. Inseriamo, ASTRA, le stelle. E togliamo le rispettive lettere dal Quadrato.

 R  O  S
O  P  E  R  A
T  E  N  E  T
A  R  E  P  O
S  A  T  O  R

Ora inseriamo la parola che più di ogni altra apparteneva al sentimento religioso di quasi tutte le culture fin dalle più antiche civiltà: PATER

Eliminiamo le lettere corrispondenti.

 R  O  T  A  S
O  P  E  R  A
T  E  N  E  T
A  R  E  P  O
S  A  T  O  R

 A questo punto il problema principale per riuscire a creare un anagramma di senso compiuto consiste nel trovare parole latine che contengano la vocale O, perché ne rimangono ben quattro.

Purtroppo non sono molte le parole latine che contengono una O, o più di una.

Sfrutteremo l’inventiva degli esorcisti che sono riusciti ad ottenere molti anagrammi usando il verbo latino orare.

E ci rivolgeremo poi a Cicerone e al suo amore per i gioghi di parole. Il grande oratore infatti amava molto scherzare con familiari e amici tramite sciarade e rompicapi.

È molto noto l’indovinello col quale egli chiude una lettera all’amico Attico:

TE SALUTO CUM NAVEM PRORA PUPPIQUE CARENTEM

Ti saluto con una nave senza la prora e la poppa.

NAVEM, senza la prima e l’ultima lettera diventa AVE, ti saluto.

In questo caso invece useremo un palindromo talvolta usato da Cicerone, soprattutto nelle lettere. Egli scrive: TE ORO ET, ti prego e.

Anche nella variante ET TE ORO UT TU[1], e ti prego affinché tu.

Inseriamo le lettere, cercando di formare un palindromo.

ORO TE ET ORO

Eliminiamo le corrispondenti lettere dal Quadrato.

 R  O  T  A  S
O  P  R  A
T  E  N  E  T
A  R  E  P  O
S  A  T  O  R

 Quasi miracolosamente appare la parola PANES, le forme di pane, che completa il nostro anagramma.

 A  S   T   R  A
O  R  O  T  E
P  A  T  E  R
E  T  O  R  O
P  A  N  E  S

 ASTRA ORO TE PATER ET ORO PANES

Padre ti prego per (avere il favore del)le stelle e ti prego per (avere) il pane.

È quasi incredibile che il significato dell’anagramma ottenuto ricalchi gli stessi schemi del Quadrato. Anche nell’anagramma come nel Quadrato bustrofedico la parola centrale, PATER, funge da ipotetico orizzonte e separa la sfera celeste, al di sopra, da quella terrestre, al di sotto, e tutto ruota attorno al collegamento tra le stelle nel cielo e il grano, simbolo dell’attività agricola, sulla Terra.

Le lettere ora sono disposte in modo però da formare una vera preghiera, rivolta sempre ad un dio Padre e Sostentatore.

Il crittogramma di Campiglia Marittima

In quest’ottica il Quadrato si pone come il più elevato frutto della letteratura latina del I secolo a.C..

Nato dalla sintesi della retorica e della filosofia latina e greca, nel momento di maggior splendore di entrambe le discipline, inserite in un’ottica eclettica di cosmopolitismo ed universalità.

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[1] Cicerone, Eps. ad Quintum fratrem, I, 2, 11